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HOPE PINNA (UMUT PINA)

Periodo: 2020 –2025

Supporter: Borusan Group, Impact Hub, Bandırma Onyedi Eylül Üniversitesi, Erdek Diving Club, Turkish Ministry of Environment, Urbanization and Climate Change.

Lo scopo del progetto è monitorare e proteggere gli stock di Pinna nobilis che sopravvivono nel Mar di Marmara, un piccolo bacino di acqua salata che divide il Mar Egeo dal Mar Nero e, su scala maggiore, il continente europeo da quello asiatico. Per le peculiarità delle correnti che lo attraversano e la ricchezza di nutrienti delle sue acque, infatti, questo mare costituisce un habitat d’elezione per il grande bivalve, di cui ancora ospita popolazioni rilevanti. Nello stesso tempo, è uno specchio d’acqua esposto alle intense attività umane della zona, in particolare scarichi reflui e traffico marittimo, e agli effetti dei cambiamenti climatici, tanto che recentemente la proliferazione della mucillagine ha provocato una vera e propria emergenza ambientale. Oltre a censire le popolazioni esistenti e valutare il loro stato di salute, Pinna Hope intende, quindi, anche sviluppare strategie di conservazione efficaci per gli stock sopravvissuti, contribuire all’uso sostenibile delle risorse marine e aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica sulle minacce per la specie attraverso iniziative di divulgazione e di citizen science.

LIFE Pinnarca NAT/ES/001265
Protection and restoration of Pinna nobilis population as a response to catastrophic pandemic started in 2016

Periodo: 01/10/2021 – 31/12/2024
Beneficiario Coordinatore: Fundacion Universidad Catolica de Valencia San Vicente Màrtir (IMEDMAR-UCV)
Beneficiari Associati: CSIC (IEO, IMEDEA); Ecologistas en Acciòn Regiòn de Murcia; IRTA; UA; UAEgean – Research Unit; UNINA – Dipartimento di Biologia

Life Pinnarca è un progetto di conservazione di Pinna nobilis che si propone di intervenire per il recupero della specie lunghe le coste spagnole del Mediterraneo.
Una prima fase prevede la raccolta di informazioni sulle popolazioni ancora vitali nell’area di interesse e la loro mappatura. In un secondo momento, le popolazioni meglio conservate, sicuramente più resistenti ai patogeni che hanno colpito il bivalve, saranno protette e alcuni individui e larve trasferiti nelle aree più colpite dalla pandemia, in modo da favorire un recupero della specie. Non è prevista la riproduzione in cattività di Pinna nobilis e la sua successiva reintroduzione in natura, come nel caso di LIFE Pinna.

LIFE21-NAT-IT-REEForest/101074309
Restoration of Cystoseira macroalgal FORESTs to enhance biodiversity along Mediterranean rocky REEFs

Periodo: 01/09/2022 – 31/08/2026
Beneficiario Coordinatore: Università degli Studi di Trieste
Beneficiari Associati: Università degli Studi di Genova – Università degli Studi di Napoli Parthenope –  ISPRA – HCMR (Hellenic Centre for Marine Research) – Cilento National Park – Bergeggi MPA – Sinis MPA – Shoreline. 

Il progetto LIFE REEForest mira a invertire il drammatico declino delle foreste di Cystoseira, una macroalga sempre più gravemente minacciata dagli effetti dei cambiamenti climatici e dell’attività antropica diretta e indiretta (pesca, inquinamento, ecc.). Le foreste marine, tipicamente formate da macroalghe brune, sono uno degli habitat più produttivi e preziosi del Mediterraneo, strutture ecosistemiche cruciali per il mantenimento della biodiversità e del ciclo del carbonio e degli altri nutrienti.
In particolare, LIFE REEForest coinvolge università, laboratori, centri di ricerca ed enti gestori italiani ed europei per attuare misure di monitoraggio, protezione e azioni di riforestazione sperimentali dell’habitat a Cystoseira in 4 aree marine protette (la Penisola del Sinis, il Parco Nazionale del Cilento e l’Isola di Bergeggi in Italia e l’Isola di Gyaros in Grecia). Inoltre, REEForest fornirà metodi e linee guida che possono essere utilizzati per replicare e aumentare le attività di ripristino in altre aree e con altre specie, oltre a sensibilizzare istituzioni e cittadini sui rischi della perdita delle foreste marine nel Mediterraneo.

MPA Engage
(Interreg MED programme, 5216 | 5MED18_3.2_M23_007)
Engaging Mediterranean key actors in Ecosystem Approach to manage Marine Protected Areas to face Climate Change

Periodo: 11/2019 – 06/2022
Beneficiario Coordinatore: CSIC-Istituto di Scienze Marine (Spagna)
Beneficiari Associati: AMP Portofino – Parco Nazionale di Brijuni – Parco Nazionale Calanques – Università Politecnica delle Marche – Stazione Zoologica Anthon Dohrn – Parco Nazionale di Zakynthos – Parco Naturale di Cap de Creus – AMP Tavolara Punta Coda Cavallo – Regione Catalogna – Regione Liguria – MIO-ECSDE – Università di Vigo – Associazione per la protezione della fauna acquatica dell’Albania – DAN Europe.

Il progetto MPA Engage, nato dall’esperienza maturata con il progetto MPA-ADAPT (anch’esso cofinanziato dal programma Interreg-MED), ha l’obiettivo di trasformare le Aree Marine Protette in “laboratori” dove studiare i cambiamenti climatici. In particolare, attraverso la messa a punto di protocolli standard di monitoraggio, il progetto permette di valutare accuratamente gli impatti dei cambiamenti climatici in 7 aree marine protette di 6 Paesi mediterranei, identificando le vulnerabilità e sviluppando strategie di mitigazione e piani di adattamento, sia dal punto di vista ecologico che socio-economico. Tra gli obiettivi del progetto, c’è anche il coinvolgimento di comuni cittadini e pescatori e di amministratori locali, regionali e internazionali nelle attività di monitoraggio, oltre allo sviluppo di una campagna di informazione e sensibilizzazione attraverso mostre, festival, video, schede informative, concorsi fotografici.