Vita tra gli scogli 2023:
gli scatti vincenti!
Ecco il podio, con le relative motivazioni.
PRIMO POSTO
Stefano Cerbai, con due gamberi Stenopus spinosus in una cavità tra gli scogli. Sullo sfondo si nota la pelle di una murena, che è un vero tocco di classe. Questi crostacei, infatti, si nutrono dei residui di cibo del pesce predatore, arrivando anche a prelevarli dalla bocca con le lunghe chele. Di giorno i gamberi tendono a rimanere in ombra in cavità, anche in pochi metri di acqua. L’immagine è strepitosa, perché documenta la relazione tra queste specie in un contesto naturale difficile, come una fenditura tra le rocce.
SECONDO POSTO
Guido Villani, con la bavosa Parablennius sanguinolentus, ripresa appena sotto la superficie. Questo pesce, più schivo delle altre bavose, si incontra su fondali rocciosi, nei primissimi metri di acqua, dove si nutre soprattutto di alghe. Il valore dell’immagine sta nella piena aderenza al tema del concorso: l’immagine è scattata a pochi centimetri di profondità. Sembra quasi che la bavosa stia entrando in acqua.
TERZO POSTO
Marco Boncompagni, con il granchio Inachus sp. tra i tentacoli dell’anemone Anemonia viridis. Questo crostaceo è spesso associato alle attinie, dalle quali ottiene protezione grazie ai tentacoli urticanti, i quali, però, non entrano in azione con il granchio. L’immagine è notevole perché racconta una simbiosi non obbligata e poco nota, con una illuminazione radente e raffinata, che mette in luce i particolari anatomici dei protagonisti: la livrea del granchio coperta di detriti e le estremità colorate dei tentacoli dell’anemone.