
Il 14 maggio si è svolto un importante webinar internazionale organizzato da LIFE Pinna e intitolato “Restocking of Pinna nobilis in the MED Region”. L’evento ha segnato l’ultima tappa del networking su scala mediterranea che riunisce i massimi esperti impegnati nella conservazione di 𝑃𝑖𝑛𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠, dalla Libia alla Turchia. Dopo i saluti di Daniela Caracciolo, project manager di Arpal – capofila di LIFE Pinna – e un video di presentazione del progetto, si è entrati nel vivo degli interventi. Jose Rafael Garcia-March (Universitat de València – UV) ha parlato della situazione degli ultimi “santuari” di 𝑃𝑖𝑛𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠 in Spagna, Francia e Italia e delle premesse del nuovo progetto europeo LIFE PINNACARE, mentre Stelios Katsanevakis (University of the Aegean) ha portato un focus dettagliato sulla situazione in Grecia.
Saul Ciriaco (Shoreline) e Mariachiara Chiantore (Università di Genova) hanno presentato gli ultimi risultati di LIFE PINNA, rispettivamente sul trasferimento e trapianto degli individui di Pinna nobilis e sui recenti progressi nella riproduzione controllata del mollusco. Milena Mičić e Ludovica Rodriguez (Acquario di Pola) hanno spiegato il ruolo degli acquari nella conservazione di specie in pericolo e la loro partecipazione al progetto LIFE PINNARCA. Nella sessione dedicata alla genetica e ai patogeni, Daria Sanna (Università di Sassari) ha parlato di variabilità genetica delle popolazioni di Pinna nobilis prima della moria e del potenziale di recupero dei sopravvissuti, mentre Francesca Carella (Università Federico II di Napoli) ha presentato il suo lavoro su “distribuzione trans-mediterranea e immunopatogenesi dell’infezione degli emociti causata dal Picornavirus che colpisce 𝑃𝑖𝑛𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠”. Infine, dalla Tunisia, Atef Ouerghi (SPA/RAC, l’Istituto delle Nazioni Unite che si occupa della biodiversità marina nel Mediterraneo) ha tratto le conclusioni del webinar illustrando il Piano di Restauro della Pinna nobilis su scala mediterranea.