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In Spagna LIFE Pinna e LIFE Pinnarca

Dopo l’ottimo riscontro del primo evento di networking di LIFE Pinna, che a metà giugno ha radunato gli esperti di Pinna nobilis dell’area adriatica, dal 10 al 12 luglio è andato in scena a Valencia un altro importante appuntamento che ha richiamato decine di ricercatori, questa volta provenienti da tutto il bacino mediterraneo, inclusi i rappresentanti di istituzioni come SPA RAC e IUCN. L’evento spagnolo, organizzato da Triton Italy e dall’Universidad Católica de Valencia San Vicente Mártir nell’ambito ISMS24 , il Simposio Internazionale delle Scienze Marine, ha suggellato il coronamento della sinergia esistente tra i due progetti europei LIFE Pinna e LIFE Pinnarca.

La prima giornata è stata caratterizzata dalla sessione delle presentazioni orali, ben 15, e dei poster, con la divulgazione degli ultimi dati e delle ultime ricerche realizzate su Pinna nobilis. Per LIFE Pinna, Stefano Picchi di Triton Italy e Daniele Grech di Fondazione IMC Centro Marino Internazionale hanno mostrato l’efficacia e i risultati degli strumenti di comunicazione per coinvolgere i cittadini nella ricerca di individui ancora vivi del grande bivalve e della piattaforma GIS gestita da Arpal. Chiara Locci dell’Università di Sassari ha ricostruito la storia evolutiva di Pinna nobilis attraverso le indagini genetiche, sottolineando le implicazioni che questa può avere nelle attuali azioni di conservazione e ripopolamento. Saul Ciriaco di Shoreline, infine, ha illustrato gli ultimi sviluppi delle azioni di trasporto, allevamento in cattività e trapianto realizzate in collaborazione con l’Università di Genova e poi ha offerto un approfondimento sui collettori larvali e le tecniche di mantenimento dei giovanili utilizzati insieme al Nacionalni inštitut za biologijo nel Golfo di Trieste.

Il secondo giorno i ricercatori si sono trasferiti alla cittadina di Calpe dove hanno visitato la stazione marina di Imedmar – Instituto de Investigación en Medioambiente y Ciencia Marina e poi hanno partecipato a una tavola rotonda in cui hanno potuto confrontarsi per fare il punto della situazione delle ricerche su Pinna nobilis, dal reclutamento di nuovi individui alle tecniche di allevamento in cattività, dalla riproduzione agli aspetti genetici e patologici. In videoconferenza si sono collegati anche il professor Abdulmaula Hamza dell’Università di Tripoli e il professor Joseph Borg dell’Università di Malta che hanno condiviso i propri risultati. Durante l’evento, i biologi hanno parlato della necessità dell’istituzione di una task force per Pinna nobilis e della realizzazione di un documento condiviso con le azioni da intraprendere in futuro per la sopravvivenza del grande bivalve nel Mediterraneo, potendo contare anche sul supporto di importanti organizzazioni come SPA RAC e IUCN.