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L’arte al servizio della natura

Al Posidonia Festival di giugno 2023 a Bogliasco, dopo l’intervento di Triton Research e dell’Università di Genova, il team di LIFE Pinna ha avuto modo di conoscere l’illustratrice polacca Joanna Klepadło ed è nata una bella collaborazione nell’ambito del suo dottorato. In occasione della mostra “Occhio alla Pinna”, andata in scena negli spazi del Genova Blue District dell’ultimo Festival della Scienza, Joanna ha realizzato una splendida tavola dedicata all’ecologia di Pinna nobilis e noi abbiamo colto l’opportunità di farle qualche domanda.

Ciao Joanna, raccontaci qualcosa di te.
Sono un’illustratrice naturalistica. Ho conseguito la laurea magistrale in incisione e attualmente sono dottoranda presso l’Università Nicolaus Copernicus di Toruń, in Polonia. Nel mio progetto di dottorato sto esplorando modi per utilizzare il disegno per divulgare la scienza. Il mio obiettivo è diffondere conoscenza e sensibilizzare riguardo alla crisi della biodiversità, concentrandomi sulla rappresentazione delle specie in pericolo nella regione mediterranea. Amo conoscere il mondo naturale sia attraverso lo studio al chiuso che trascorrendo tempo all’aperto nella natura. La Liguria è un luogo perfetto per farlo, quindi al momento vivo a Bogliasco, Genova.

Come è nato e si è evoluto il tuo approccio artistico alla natura?
In passato realizzavo dipinti astratti e fotografie, ma ad un certo punto ho deciso di concentrarmi sul disegno della natura. All’inizio, durante il mio percorso da studentessa magistrale, ho iniziato a disegnare piante per parlare delle emozioni e delle relazioni umane. Utilizzavo le forme, le strutture e le imperfezioni delle piante per esprimere concetti che non riuscivo a tradurre in parole. Dopo la laurea, ho cominciato ad interessarmi maggiormente alle piante stesse. Ho iniziato a studiarle e le loro storie sono diventate il tema principale delle mie opere. Più apprendevo sulle piante e sulla loro ecologia, più restavo affascinata dall’intera rete di interazioni tra gli organismi. E adesso voglio disegnarli tutti! Ma in particolare quelli piccoli e sfumati.

Quanto studio e approfondimento c’è in ciascuna delle tue illustrazioni?
Dipende se si tratta di un’illustrazione scientifica o naturalistica.
Per un’illustrazione scientifica, prima faccio una ricerca sul tema. Quindi, se si tratta di un’illustrazione di una determinata specie, cerco pubblicazioni scientifiche a riguardo e guardo decine di foto per imparare a memoria quella specie, per vederla a 360°. Poi elaboro un’idea generale per l’illustrazione: decido quali elementi includere, definisco la composizione e le dimensioni, decido se utilizzare il colore o meno e quali tecniche utilizzare. Il risultato di questa fase concettuale è uno schizzo grezzo. Successivamente, faccio un disegno di contorno in cui mi assicuro che tutti i dettagli siano accurati al 100% dal punto di vista scientifico. Un’illustrazione scientifica deve essere oggettiva: è fondamentalmente informazione scientifica sotto forma di disegno. Dopodiché realizzo un disegno completo, con tutte le sfumature, colori e dettagli: questa è di solito la fase più lunga. Dopo di che digitalizzo l’immagine: la scannerizzo e la “pulisco” in un programma grafico, in modo che possa essere visualizzata online o stampata.
Se creo un disegno naturalistico, di solito uso le mie foto come punto di partenza. Durante le escursioni, fotografo spesso piante che “mi chiedono” di essere disegnate 🙂 Poi guardo le foto e scelgo quelle che voglio usare come riferimento. E poi faccio uno schizzo grezzo per pianificare la composizione, poi il disegno di contorno e infine realizzo il disegno completo e lo digitalizzo.

Di solito i tuoi disegni si concentrano sul mondo della botanica, ma questa volta ti sei occupata di Pinna nobilis. C’è stato qualcosa in particolare che ti ha colpito?
La vita marina è un mondo nuovo e affascinante per me. È una vera gioia esplorare il mondo sottomarino pieno di strani animali che sembrano piante, piante che assomigliano ad alghe, alghe che sembrano funghi… è un regno infinito di meraviglie per me. Ho sentito parlare di Pinna nobilis per la prima volta circa due anni fa, quando stavo iniziando la mia ricerca sulle specie mediterranee in pericolo. Ne ho letto sulla Lista Rossa IUCN e ho deciso di illustrarla come parte del mio progetto di dottorato. Poi ho appreso del progetto LIFE Pinna e sono stata felice di scoprire di poter contribuire. Con l’aiuto di Triton Research, ho raccolto suggerimenti dai ricercatori coinvolti nel progetto LIFE Pinna sul campo per fare un lavoro migliore. È la mia prima collaborazione in un progetto di conservazione e spero davvero di continuare su questa strada.

Da un punto di vista antropologico, per millenni l’illustrazione/il disegno ha svolto un ruolo cruciale nel progresso dell’umanità. Secondo te, in un mondo iper-tecnologico come il nostro, può ancora avere un ruolo importante l’illustrazione scientifica nella comunicazione di progetti come LIFE Pinna e, in generale, progetti di conservazione della natura?
Certo! Esistono molti modi per divulgare la scienza, alcuni più tecnologicamente avanzati di altri. Penso che per ciascun progetto e per ciascun pubblico di destinazione ci saranno modi diversi per comunicare con il pubblico.

L’illustrazione è un linguaggio universale che aiuta a spiegare la scienza, ad attrarre le persone verso la scienza e a comunicare con loro ovunque si trovino. Può essere un disegno esplicativo semplice che si può guardare invece di leggere un lungo testo. Ma può anche essere un’immagine bellissima che attira l’attenzione di una persona che non è necessariamente interessata alla scienza. E questa immagine può essere appesa su un muro in un caffè, ristorante, negozio, fermata dell’autobus, può essere stampata su una maglietta o come calendario… ed è questo che vogliamo! Perché voi, scienziati, avete conoscenze super importanti e preziose di cui tutti abbiamo bisogno. Ma spesso queste conoscenze sono nascoste in riviste scientifiche che una persona comune non legge, o in istituzioni che una persona comune non visita molto spesso. Quindi, l’illustrazione può diffondere queste conoscenze in modo semplice e raggiungere le persone nei luoghi in cui trascorrono già il loro tempo.
Spero di trovare modi per illustrare la natura che attirino anche persone che non sono necessariamente interessate alla scienza o all’arte. È una vera sfida! Ma sento che collaborando con LIFE Pinna sono sulla strada giusta per imparare.

Sito web di Joanna Klepadło https://artpassiflora.eu/

Scarica i disegni di Joanna Klepadło al sito https://www.lifepinna.eu/materiale-da-scaricare/